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Oggi è la festa di San Patrizio.
Il santo patrono d’Irlanda, morì il 17 marzo del 461 e la popolazione irlandese, in suo onore, festeggia ogni anno questa ricorrenza con canti, maschere, parate, processioni e tante birre.
La festa è sempre stata un’importantissima ricorrenza in Irlanda, ma negli ultimi anni è diventata popolarissima anche nel resto del mondo.
Diciamolo: sicuramente è festeggiata dai più come occasione per divertirsi che per motivi religiosi o patriottici.
Per chi non lo sapesse, San Patrizio, figlio di una nobile famiglia, fu rapito in giovane età e venduto come schiavo ad un pastore irlandese. Dopo un lungo periodo di duro lavoro riuscì a riscattarsi e studiare tra Gran Bretagna, Francia ed Italia e ad avvicinarsi al mondo ecclesiastico. Al suo ritorno in Irlanda, divenuto vescovo, iniziò a convertire la popolazione dal paganesimo al cristianesimo. La sua opera fu così grandiosa che molte chiese furono innalzate in suo onore e divenne ben presto un eroe nazionale, fino ad essere nominato, dopo la sua santificazione, addirittura patrono dell’intera Irlanda.
Torniamo alla parte goliardica della festività: nel giorno di San Patrizio si registra il massimo consumo di birra. Se mediamente, in Irlanda, vengono consumate 5 milioni e mezzo di pinte di birra Guinness, più famosa “stout” (birra scura) irlandese, al giorno, il 17 marzo si arriva addirittura a 13 milioni di pinte!
Nel nostro paese la tradizione sta prendendo sempre più piede, non solo nei pub Irlandesi. Sicuramente ne beneficiano i micro birrifici artigianali , che approfittano della festività di San Patrizio per produrre birre speciali, e i brewpub, che, per l’occasione, organizzano serate speciali nei propri locali. Il settore, indotto compreso, vale 3,2 miliardi di euro, garantisce 136mila posti di lavoro e conta oltre 200mila imprese.
Che sia una nuova realtà economica di rilevo lo dimostrano anche i numeri coinvolti e i settori occupazionali: agricoltura, ospitalità, GDO, supply chain per imballaggi, marketing e altri servizi, quale ad esempio, il nostro Gestfood.
Perché Gestfood?
Perché Gestfood può gestire tutte le fasi della filiera produttiva, anche della produzione della birra.
Immaginate uno stabilimento di produzione di più marche di birra:
- Ogni cliente avrà la sua ricetta ➡ Gestfood gestisce le ricette, con ingredienti e grammature, costi per singolo prodotto
- Ogni ricetta andrà prodotta in quantità definite ➡ Gestfood gestisce le fasi di analisi dei fabbisogni delle materie prime, la fase di acquisto, la gestione del magazzino
- Ogni slot di produzione dovrà essere rendicontato ➡ con Gestfood puoi ottenere una reportistica dettagliata per ogni fase di produzione (costi materie prime, costo prodotto, scarti)
- La produzione dovrà essere inventariata per lotti per una corretta gestione del magazzino ➡ Gestfood gestisce anche questo aspetto con un modulo dedicato allo scarico di magazzino delle materie prime utilizzate e per il carico della merce prodotta.
Per approfondimenti non esitare a contattarci!
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